domenica 21 aprile 2024

Il boicottaggio delle Università Italiane nei confronti di quelle Israeliane

 



Lettera aperta ai Rettori che hanno accettato o promosso il boicottaggio delle Istituzioni Universitarie Israeliane

Se è vero che la cultura e lo sport dovrebbero essere espressione dell'umanità e contribuire al dialogo, il boicottaggio di Atenei impegnati nella ricerca scientifica e degli atleti in caso di conflitti (ora Russo-Uraina e Israele - Palestinese) costituiscono un arretramento etico nei confronti del "concetto di Pace". Coloro che promuovono la pace non possono promuovere il boicottaggio. 

Nel caso delle Università italiane e di altri paesi che boicottano le istituzioni Universitarie Israeliane ed i reciproci progetti di ricerca non solo danno un segnale non di "indipendenza della cultura" ma di "rottura" che non ha precedenti se consideriamo che le nostre Università cooperano e collaborano, come è giusto che sia, con Istituzioni culturali di tutto il mondo indipendentemente dal fatto che appartengano a paesi che violano costantemente le libertà individuali dei loro cittadini.

La Cina,...è considerata responsabile di crimini contro i suoi stessi cittadini[1]. La situazione dei diritti umani nella Repubblica Popolare internazional Cinese continua a subire numerose critiche da parte della maggior parte delle associazioni internazionali che si occupano di diritti umani che riportano numerose testimonianze di abusi ben documentati in violazione delle norme (fonte https://osservatorioterzosettore.fandom.com). Non parliamo dell'Iran, dove ...diritti Lgbt violati da Stato e famiglia (fonte https://www.osservatoriodiritti.it). Questo per fare alcuni esempi. A fronte di queste evidenze, i rettori delle Università che boicottano le Università israeliane, di un paese dove esiste l'unica democrazia del medio-oriente dove sono tutelati diritti delle minoranze religiose e sessuali (LGBT). Boicottano università che danno il maggior contributo alla ricerca in campo medico e tecnologico dove a perdere da questo boicottaggio sono solo le nostre università. Questi boicottaggi sono chiaramente un segno di antisemitismo e di incitazione all'odio.

Purtroppo queste posizioni di taluni rettori ci devono far riflettere la grave politicizzazione delle nostre università dove la sinistra ha seminato docenti non certo per merito, facendo perdere credibilità alle nostre istituzioni universitarie, e sul cattivo segnale che essi danno ai nostri giovani degradando la cultura a mezzo di strumentalizzazione politica e non di elevazione del libero pensiero. A questo punto dobbiamo pensare se questa caduta di livello dei rettori e dei docenti universitari sia frutto di un processo ideologico o di finanziamenti di dubbia provenienza. 

Erminio Petronio




domenica 7 aprile 2024

Il cristianesimo e la terra degli ebrei

 



E' necessaria una riflessione, Se Gesù, ebreo della casa di Davide, Figlio di D-O per i Cristiani, Maestro per gli Ebrei e profeta per i Musulmani, secondo le narrazioni riconosciute (Vangeli, databili mediamente nel I sec d.C.)  ha esercitato il suo ministero in Galilea (nord di Israele corrispondente al Sud dell'attuale Libano) dove troviamo le località di Nazaret, Capernaum e Cana; in Samaria e Giudea (oggi conosciuta come Palestina) dove vi troviamo Gerusalemme, Betlemme, Betania ecc. a chi predicava il VANGELO insegnando la Torah? Predicava agli ebrei e non certo ai Romani che erano la potenza occupante.

Questa circostanza è testimoniata da un'opera storica composta di 20 libri scritta dallo storico Giuseppe Flavio tra il 93-94 d.C., opera storica mai messa in discussione. Gesù predicava agli "ebrei" popolazione residente in quella terra oggi contesa chiamata "palestina" dai romani. Abbiamo  una data storica dalla quale si evince che dal Sud del Libano ai confini con l' Egitto la terra contesa non era musulmana ma era terra degli ebrei, anche perché esistevano anche gli arabi si ma  non esistevano  ancora i " musulmani" perché l'Islam nasce nel VII secolo d.C. con il profeta Maometto. Erano Arabi  politeisti o animisti. 

Quando si contesta l'esistenza del Regno di Israele per delegittimare la presenza ebraica nella regione si ignorano i libri della Torah e i libri storici come il Primo e il Secondo libro dei Re (ritenendoli non attendibili senza ragionevole motivazione) che originariamente formavano un unico libro ad opera di autori ignoti databili tra il VI-V sec. a.C. in base a precedenti tradizioni orali. Si ignorano che frammenti di questi testi furono ritrovati in una grotta del deserto di Giuda. L'area del ritrovamento dei frammenti non è lontana da Qumran, il luogo dove fra il 1947 e il 1956 furono ritrovati gran parte dei celebri Rotoli del Mar Morto, circa 900 documenti tra i quali libri della Bibbia ebraica e testi della comunità locale. I rotoli del Mar Morto rappresentano la più antica testimonianza di un testo biblico, essendo datati tra il 150 avanti Cristo e il 70 dopo Cristo. 

Ora il ritrovamento dei testi sacri per alcuni non sono ritenuti credibili per attestare il regno di Israele perché mancano reperti archeologici di edifici ed altro. Però si ignorano che gli ebrei costituirono il loro regno dopo aver conquistato le città (come Gerusalemme) esistenti perché erano una popolazione nomade ed inoltre non potevano trovarsi reperti religiosi come per le altre civiltà perché una popolazione monoteistica che vietava immagini del loro culto. Quindi dobbiamo ritenere valide le fonti storiche fornite dalla Bibbia 

Oggi l'occidente ed i cristiani come possono credere alla mistificazione Islamica che la terra contesa non deve appartenere agli ebrei? Che la terra sia islamica? Gli ebrei hanno sempre vissuto in questa terra passando attraverso diverse dominazioni, persiana, greca, romana, omayyade, turco-ottomana e successivamente il protettorato inglese. La circostanza che la terra di Israele sia stata oggetto di diverse dominazioni per le divisioni interne degli ebrei, non toglie l'unicità culturale di questa terra e la sua appartenenza al popolo ebraico. 

L'occidente cristiano ignorando le ragioni degli ebrei si voterà al declino della sua civiltà ed alla sottomissione di una civiltà "barbara" imposta dal processo di islamizzazione, e la cultura e resilienza ebraica rimarranno l'unico bastione, anche per i cristiani, contro l'avanzare di questa cultura che nega la libertà dell'uomo, basata su quei valori che hanno costituito la base della cultura europea fino ad oggi.

giovedì 14 marzo 2024

La Terra degli ebrei parte III


Per concludere questa parte dei post dedicata alla terra degli ebrei faccio mio e ripropongo un Post di un amico di FB molto eloquente nella sua sintesi.
La terra di Israele è stata popolata dal popolo ebraico dal 2000 a.C. Ecco la cronologia, nel caso non vi foste accorti che è la loro patria, come designata dal Signore Gesù Cristo.
1900 a.C.: Abramo scelto da Dio come Padre della Nazione Ebraica.
1900 a.C.: Isacco, figlio di Abramo, governa su Israele.
1850 a.C.: Giacobbe, figlio di Issac, governa su Israele.
1400 a.C.: Mosè conduce il popolo fuori dall'Egitto e torna in Israele.
1010 a.C.: Re Davide unisce le 12 tribù in una nazione.
970 a.C.: Re Salomone, figlio di Davide, costruisce la prima struttura del tempio a Gerusalemme
930 a.C.: Israele è diviso in due regni, il Regno di Israele e il Regno di Giuda.
800 a.C.: l'ascesa dei profeti, messaggeri di Dio.
722 a.C.: il Regno di Israele viene conquistato dagli assiri.
605 a.C.: il Regno di Giuda viene conquistato dai Babilonesi.
586 a.C.: il tempio di Salomone viene distrutto dai Babilonesi.
539 a.C.: i persiani conquistano i Babilonesi e prendono il controllo di Israele.
538 a.C.: gli ebrei tornano in Israele dall'esilio.
520 a.C.: Il Tempio è stato ricostruito.
450 a.C.: Riforme fatte da Ezra e Neemia.
433 a.C.: Malachia è la fine dell'età profetica.
432 a.C.: L'ultimo gruppo di ebrei torna dall'esilio.
333 a.C.: I greci conquistano l'impero persiano.
323 a.C.: l'impero egiziano e siriano prendono il controllo di Israele.
167 a.C.: Asmoneo riconquista Israele, e gli ebrei sono governati indipendentemente.
70 a.C.: i romani conquistano Israele.
20 a.C.: Re Erode costruisce il "secondo" tempio
6 a.C.: Gesù Cristo è nato a Betlemme
70 d.C.: i romani distruggono il tempio
Dopo di che, il popolo fu prigioniero di Romani, Bizantini, Arabi e Crociati. Attraverso tutti questi eventi, il popolo ebraico ha continuato a vivere in Israele. Ce n'erano più o meno, a seconda dei secoli, ma non c'è mai stato un tempo in cui gli ebrei non vivevano nella terra. Sono rimasti, hanno costruito le loro comunità, hanno cresciuto le loro famiglie, hanno praticato la loro fede e hanno sofferto per mano di molti governanti esterni, ma hanno sempre mantenuto la loro fede. È ciò che li sostiene, anche ora.
Nel 1948 l'ONU istituì lo Stato di Israele, la nazione degli ebrei. Non comprate le bugie palestinesi che hanno diritto alla terra. Semplicemente non è vero. Dio fornirà anche una via per il suo popolo eletto di vivere in Israele, come ha fatto per migliaia di anni. 
Pregate per i figli di Israele. 

mercoledì 13 marzo 2024

La Terra degli ebrei parte II


Dal medesimo sito della Lega Araba si racconta che il Califfo Omar entrò a Gerusalemme nel 637 dopo Cristo. Ma chi vi abitava prima? Arabi ed ebrei. Si ignora che Nel 586 a.C. il re babilonese Nabucodonosor occupò e distrusse Gerusalemme sconfiggendo il regno di Giuda e deportando gli ebrei in Babilonia, circostanza confermata dalla letteratura ebraica e dai reperti archeologici. Dal 586 a.c. al 637 d.c. ci sono circa 1200 anni, quindi sono 1200 anni che gli ebrei vivono in questa terra, considerata sacra all'ebraismo. Quindi l'Islam come religione diffusa tra le popolazioni arabe è datato circa nel 600 d.c., in epoca successiva agli ebrei. La circostanza che non ci siano reperti archeologici attribuibili al primo Tempio non significa che non ci sia stato un Tempio, perché era d'uso tra quelle civiltà ereggere Tempi agli dei. Inoltre Gerusalemme fu oggetto di conquista e saccheggio ad opera dei persiani, dei greci e dei romani, ottomani ecc, tale che, nell'ipotesi dell'esistenza del Tempio, spiegherebbe come mai non ci sono rovine, probabilmente per l'abitudine di riutilizzare i materiali per successive opere. Quindi il fatto che manchino reperti archeologici ma solo tradizioni orali poi trascritte non significa che gli ebrei non abbiano abitato quella città, fin dalla conquista di Re David. Secondo la tradizione orale e la narrazione della Torah gli ebrei vivevano già da 1800 anni a.C. come Regno di Israele e Regno di Giuda. Tradizione non smentita neanche dal Corano che cita Abramo come pro-genitore degli arabi e Gesù come profeta. E' il Gesù richiamato dal Corano era ebreo e predicava in quella terra che oggi chiamano Palestina. Quindi se Gesù, ebreo, riconosciuto come dato storico dal Corano, come si può affermate che gli ebrei non hanno mai abitato in quella terra? Ancora lo storico Romano Giuseppe Flavio non scrisse le cronache palestinesi, ma le "cronache giudaiche" tra il 37-100 d.C. e l'islam non era stato fondato da Maometto. E' chiaro che affermare che gli ebrei non abbiano mai abitato quelle terre o che non ne abbiano diritto è manifestamente un falso.



martedì 12 marzo 2024

La Terra degli ebrei parte I

 


HAMAS tanto ha posto il problema di cacciare gli ebrei dalla pseudo-palestina che è ora di chiarire ai cristiani e non dell'occidente il quadro storico uscendo dalla trappola del POLITICAMENTE CORRETTO. La Palestina reclamata dell'Islam è islamica? E? araba? Esistono i palestinesi?. L'assurda rivendicazione dei movimenti Pro palestina con la bufala del GENOCIDIO che gridano dalla "riva al mare" quale fondamento ha e quali prospettive pone?

Partiamo da un dato certo e condiviso come esposto sul sito http://www.legaaraba.org/statuto.htm per aprire la riflessione. Alla sezione "civiltà araba" la prima cosa che afferma la presentazione del sito del mondo arabo è che l'ebraismo è stata la prima religione MONOTEISTICA, a seguire il CRISTIANESIMO e per finire l'ISLAM. Con questa prima affermazione vergata su un sito della Lega Araba-musulmana si afferma una verità, come del resto i calendari delle rispettive religioni certificano: Il calendario ebraico conteggia 5784/5 anni, il calendario cristiano 2024 anni, il calendario islamico siamo nel 1445. Ora se i musulmani sostengono che la terra contesa sia loro dicono un falso perché gli ebrei, e quindi l'ebraismo, come loro stessi affermano, sono precedenti alla all'islam. Se poniamo il problema sotto il profilo religioso.

Proseguendo con la nostra riflessione sotto il profilo etnico, allora dobbiamo parlare di popolazioni semitiche ovvero arabi ed ebrei che convivevano in quelle terre da sempre. Quindi è legittimo dire che quella che noi conosciamo come terra di Palestina (grazie ai Romani) in realtà era ed è una terra abitata da arabi ed ebrei, fino a quando non è nato l'Islam che ha portato le fratture che ancora oggi vediamo. Quindi l'Islam non può parlare di sacralità della terra perché è successivo, come affermato da loro, all'ebraismo.

Ma è interessante un altro spunto di riflessione su Gerusalemme, che ci offre lo stesso sito menzionato, ovvero nella sezione AL Quds, si afferma che i primi fondatori di Al Quss furono gli arabi, una popolazione semita cananea e Gerusalemme Ur Salem era la località dove vi era il Tempio del Dio Salem, certamente non Islamica perché l'islam è del 1445 mentre la città di Gerusalemme fu fondata circa 2000 anni prima di Cristo da una popolazione si araba ma idolatra. Se questo assunto è vero, è altrettanto vero che i primi a portare il culto monoteistico furono gli ebrei anche secondo l'islam. Ciò significa che vi hanno abitato dopo aver conquistato le terre dei cananei ovvero degli arabi, come vi abitano ora. Era il regno di Israele e Giuda.

In questa prima sezione ho ragionato, partendo da fonti islamiche, sulla inevitabile verità che la terra di Canan ovvero Palestina fu colonizzata ed abitata dagli ebrei unitamente agli arabi.




domenica 10 marzo 2024

Stop al GENOCIDIO

 


Questa è la notizia: Quindici deputati appartenenti al Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, già membri dell’Intergruppo parlamentare per la Pace tra Israele e la Palestina, faranno parte della delegazione italiana che partirà in missione dal prossimo 3 al 6 marzo, su iniziativa dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), verso il valico di Rafah, tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. Questi 15 gloriosi parlamentari italiani che partecipano a questa passerella grottesca non hanno capito che stanno facendo il gioco di HAMAS. La pace si costruisce sul realismo e non sulle passerelle mediatiche. Loro con la loro grottesca passarella non solo hanno legittimato l'azione terroristica allontanando, semmai ci fose stata una possibilità, la possibilità di un'accordo ma si SONO SPORCATI LE MANI DEL SANGUE DEI PALESTINESI, perché HAMAS sta utilizzando la protesta finanziata in tutto il mondo nelle piazze occidentali per fare pressione su Israele. Per questo motivo impediscono che la popolazione riceva gli aiuti umanitari e mettono i civili palestinesi nelle condizioni di essere uccisi. Più si scende in piazza per gridare STOP AL GENOCIDIO più il terrorismo paga a livello politico. 

Un'altra conseguenze di questi 15 CRETINI della politica italiana, unitamente alle associazioni femministe e studentesche di sinistra, è istigare all'odio contro gli ebrei in Occidente. L'antisionismo = antisemitismo. Infatti non sfugge come queste associazioni sinistroide che vogliono tutelare i diritti umani siano promotori di proteste nelle piazze contro simboli ebraici/sionisti, attività commerciali, e contro la polizia che cerca di contenere le proteste ormai impotente sul fronte dell'ordine pubblico. Ciò che stupisce è anche il fiancheggiamento dei cattolici buonisti che in nome della pace praticano il silenzio esattamente come facevano durante la deportazione degli ebrei, quasi che segretamente condividessero la punizione di D-O. Il paradosso è che i media (di sinistra) tacciano o sorvolano su queste considerazioni rendendosi anche loro complici di queste proteste con la loro copertura mediatica.




venerdì 1 marzo 2024

Lo stupro e l'islam

 

 

 

Il 17 Luglio del  2023 a Palermo si consuma uno orrendo stupro di gruppo da parte di 7 ragazzi italiani ai danni di una ragazza di 19 anni. Stupro di una ragazzina di 13 anni a Catania da parte di 7 egiziani. Ovviamente i media hanno dato molto rilievo alla vicenda di Palermo perché erano italiani e scarso rilievo alla vicenda di Catania perché erano immigrati arabi in un centro di accoglienza. In questo articolo desidero sottolineare le differenze ferme restando che si tratta sempre di un orribile crimine. 

Con un post del 19/08/2023 l'associazione di Palermo Le Onde ETS esprimono solidarietà alla vittima. A Catania un esempio l'associazione Thamaia denuncia la circostanza il  28/02/2024 su Catania Today. Alle associazioni femminili generalmente militanti di sinistra sfugge una differenza: la cultura di provenienza. Infatti l'evento di Catania è quasi ignorato dalle TV e dai Giornalisti perché si teme che parlare di stupratori tunisini o egiziani  possa creare un preconcetto sui "rifugiati" ospiti di un centro di accoglienza. 

La questione è un'altra, che non si tratta di un problema che riguarda gli ospiti di una struttura di accoglienza ma di cultura islamica. I criminali italiani di Palermo hanno si stuprato perchè erano in preda all'alcol o alle droghe o altro. Ma loro sapevano e sanno che è un atto criminale e le famiglie di appartenenza vivranno con vergogna l'azione dei loro figli e pagheranno per la loro BRAVATA CRIMINALE. I giovani arabi di Catania no.  E' parte della loro cultura islamica stuprare donne non musulmane. Secondo Suad Salih, professoressa all’università di al Azhar, possedere le mogli del nemico per il proprio piacere durante la guerra è lecito ed autorizzato dall’islam.  Secondo i giuristi di Daesh, nell'islam, è permesso vendere, comprare o offrire donne schiave, anche bambine. Perché giustificare questi crimini selvaggi contro esseri umani solo perché essi non sono musulmani? Queste affermazioni devono far riflettere e non sottovalutare il fenomeno degli stupri ad opera di immigrati musulmani (https://www.asianews.it/notizie-it/Imam-Drouiche:-Lo-stupro-di-cristiane-e-yazide-non-si-pu%C3%B2-considerare-un-diritto-islamico-(I)-42986.html). Loro vedranno come un atto di giustizia l'zione che hanno compito e le sentenze del tribunale lasciandoli a piede libero la prenderanno come una debolezza del sistema.

Parashat Vaierà, Genesi 17,1 - 22,24

  Quale prezzo siamo disposti a pagare per i nostri obiettivi? Quando desideriamo qualcosa ci poniamo mai la domanda quale prezzo siamo disp...