mercoledì 13 marzo 2024

La Terra degli ebrei parte II



Gerusalemme, storia contesa: 1.800 anni di presenza ebraica e il nodo delle rivendicazioni islamiche

Il sito ufficiale della Lega Araba racconta che il califfo Omar entrò a Gerusalemme nel 637 d.C., segnando l’inizio della dominazione islamica della città. Ma chi vi abitava prima?

Un’analisi storica mostra che Gerusalemme, prima dell’arrivo degli arabi musulmani, era già una città abitata da arabi ed ebrei, teatro di un lungo susseguirsi di conquiste. Nel 586 a.C., Nabucodonosor, re di Babilonia, conquistò e distrusse la città, deportando gran parte della popolazione ebraica a Babilonia. Questo evento è documentato nella letteratura ebraica e confermato da reperti archeologici.

Dal 586 a.C. al 637 d.C. intercorrono circa 1.200 anni, durante i quali gli ebrei hanno continuato a vivere in quella terra, che l’ebraismo considera sacra. L’islam, come religione, si diffonde solo a partire dal VII secolo, quindi secoli dopo l’insediamento ebraico.

Un punto spesso oggetto di dibattito è l’assenza di resti archeologici certi del Primo Tempio. Ma la mancanza di rovine non implica la sua inesistenza: in molte civiltà dell’epoca era consuetudine riutilizzare i materiali per nuove costruzioni. Gerusalemme, nei secoli, è stata conquistata e saccheggiata da persiani, greci, romani, bizantini e ottomani. L’ipotesi che le tracce del Tempio siano scomparse a causa di secoli di riutilizzi è plausibile e condivisa da numerosi storici.

Inoltre, la tradizione orale ebraica – poi trascritta nella Torah – narra che il popolo ebraico abitava queste terre fin dal 1800 a.C., con la nascita del Regno di Israele e di Giuda. E neppure il Corano nega questa presenza: riconosce Abramo come patriarca e Gesù come profeta, e lo stesso Gesù, ebreo, predicava in quella terra. Se Gesù è una figura storica, come afferma il Corano, è difficile sostenere che gli ebrei non avessero radici in Palestina.

Anche lo storico romano Giuseppe Flavio (37-100 d.C.) è un testimone prezioso: le sue opere non parlano di “cronache palestinesi” ma di “cronache giudaiche”, a conferma che la terra era identificata come abitata dal popolo ebraico, molto prima che Maometto fondasse l’islam.

Alla luce di questi dati storici, l’affermazione che gli ebrei non abbiano mai abitato Gerusalemme o non ne abbiano diritto appare insostenibile. Si tratta di una ricostruzione che non trova fondamento né nella storia né nelle stesse fonti islamiche.


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