domenica 25 febbraio 2024

Religione e democrazie




1Samuele 84 Allora tutti gli anziani d'Israele si radunarono, e andarono da Samuele a Rama 5 per dirgli: «Ecco tu sei ormai vecchio e i tuoi figli non seguono le tue orme; stabilisci dunque su di noi un re che ci amministri la giustizia, come lo hanno tutte le nazioni».

I popoli non amano essere governati dal buon senso ma da persone che dispongano della loro vita. Oggi, i popoli sono governati da dittature e democrazie, repubblicane o monarchiche. La domanda è: per un religioso (cristiano o ebreo) qual'è la forma di governo migliore? Il cristiano o ebreo se chiamati a votare come dovrebbe orientare le loro scelte? Sicuramente la dittatura è la forma di governo peggiore perché priva l'individuo della libertà di opinione. Questa libertà può condizionare anche l'esercizio della fede religiosa se la dittatura è atea o se è integralista come quelle islamiche.  Le democrazie, per natura laiche, sono invece un'opportunità per vivere la propria religiosità. Tuttavia noi sappiamo che il cristianesimo, come l'ebraismo, si sviluppano quando ci sono le persecuzioni, ovvero quando le persone si sentono minacciate nella loro vita a causa della loro fede, perché questa minaccia porta al limite la fede testimoniata e stringe l'uomo a Dio, e Dio opera. Sappiamo anche che dietro le democrazie c'è un inganno: il conformarsi al mondo secolare. Questo conformarsi uccide la fede. Vediamo come oggi i cristiani come gli ebrei sono perseguitati nei paesi islamici a rischio della vita, ma sono anche perseguitati nei paesi democratici a rischio della loro integrità. Nella dittatura sappiamo chi è il nemico, nella democrazia non lo vediamo. Gesù, Messia per i cristiani e Rabbino per gli ebrei, esprime questa verità nel vangelo di  Giovanni 17:14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. Esprimere una "identità" forte fondata sui valori espressi dall'etica religiosa, spesso in contrasto con i valori laici della società (esempio le posizioni sulle famiglie arcobaleno), implica un rischio, finanche alla loro libertà di opinione, in tutte le forme di governo sia che  siano dittature, sia che siano democrazie (politicamente corretto). Vediamo come nelle democrazie occidentali originariamente cristiane, oggi sono le più ostili nei confronti delle religioni se esse esprimono idee contrarie alla morale dominante. Le società democratiche da una parte, in nome del giusto laicismo, ti danno la libertà di culto perché rispettano le libertà individuali, dall'altra ti censurano con il politicamente corretto  quando la religione promuove valori in contrasto con la visione sociale dominante. Quindi la libertà delle idee è esaltata come dogma, purché rimanga nel tuo privato e non rechi turbamento alla società laica. L'etica dominante non vuole essere messa in discussione. Nel libro dei Proverbi è scritto:10 Figlio mio, se i peccatori ti vogliono sviare, non dar loro retta. Nell'istante in cui non diamo loro retta verremmo perseguitati anche nelle democrazie. Ricordiamoci delle ostilità che il Congresso delle Famiglie di Verona hanno suscitato. Tutti i media si sono scagliati contro il Congresso disinformando perché il messaggio minava le loro coscienze. 

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