La prima considerazione è l'impatto sul sistema pensionistico. Abbiamo sempre sognato e sogniamo la pensione come un traguardo nel mezzo della nostra vita per godersi il frutto del nostro lavoro unitamente al riposo ed a coltivare i nostri Hobby. Ora ci accorgiamo che l'età pensionistica si alza, e che il sistema pensionistico non è più sostenibile perché i costi delle erogazioni superano i versamenti contributivi. Ci siamo accorti che non fare figli al momento paga, ma ci rende più poveri per il periodo più grigio della nostra vita. Quando calano i figli ad un tasso 1,25 per famiglia significa che o nostro figlio dovrà pagare di più e molto per la sostenibilità del sistema, o che il futuro pensionato dovrà vedersi ridurre l'aspettativa del livello economico atteso, per vivere la propria seconda parte della vita con dignità, e quindi dovrà risparmiare di più durante la vita lavorativa per avere un capitale sufficiente durante la vecchiaia. Direbbero i saggi: la coperta è corta.
Un altro aspetto del calo demografico è il costo della sanità che aumentando la popolazione di persone meno giovani, quindi più esposti alle cure sanitarie, ha la necessità di più risorse finanziarie che comunque, a causa delle aspettative che la società moderna ha nello stato sociale (pensioni, scuola, casa, immigrazione, difesa ecc), non riesce a garantire adeguati livelli di prestazione. Di qui la necessità di promuovere l'assicurazione privata a sostegno delle cure sanitarie. Quindi fare meno figli comporta meno forza lavoro e meno gettito fiscale a fronte di aumentate esigenze sociali delle nuove generazioni. Al decremento demografico comunque un incremento delle aspettative nei confronti dello stato.
Possiamo concludere l'analisi valutando un altro aspetto della crisi demografica: l'assistenza, ovvero il bisogno di assistenza morale e fisica degli anziani. Oggi noi sentiamo il bisogno di Badanti e la necessità di posti letto nelle RSA; questo significa che aumentando la popolazione di anziani a fronte di 1,25 figli per famiglia, l'anziano avrà bisogno di assistenza morale e fisica che non potrà ricevere dai figli ma dovrà pagarlo, e considerando che le pensioni tendono a diminuire, ed i figli non sono più numerosi ed il solo figlio non potrà sostenere economicamente lo sforzo dell'assistenza se non avrà un reddito elevato. Possiamo affermare che la vecchia sarà un lusso.
La politica in tutta Europa cerca di dare risposte con politiche per la natalità (asili nido, spese per la scuola, ecc) ma queste politiche non sono sufficienti perché comportano sempre costi e la generazione di oggi dell'1,5 quando sarà vecchia avrà seri problemi. Solo i ricchi potranno sopravvivere alla vecchiaia. Neanche l'immigrazione potrà risolvere il problema perché loro non potranno sostituirsi affettivamente ai figli e non potranno costituire un supporto emotivo e comunque vedranno i "vecchi" o come un'opportunità economica o un peso sociale. Tutto dipenderà dal reddito. Occorre una rivoluzione culturale, tornare almeno ad un tasso di crescita demografica di 3 figli per nucleo familiare; ma questa rivoluzione culturale richiede meno egoismo, meno tempo per se e più tempo per gli altri. Dobbiamo tornare alla Torah/Bibbia quando in Genesi 1: 28 E Iddio li benedisse, e disse loro: Fruttate e moltiplicate, ed empiete la terra, ... Possiamo verificare alla luce delle valutazioni fatte l'invito che D-O ha dettato nel testo sacro dei cristiani/ebrei non solo ha un valore etico, ma un impatto economico e sociale di medio e lungo periodo molto negativo.
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