Israele è stata trascinata in una guerra da Hamas e la sua reazione chirurgica è finalizzata alla distruzione di infrastrutture terroristiche sviluppatesi anche con la copertura di funzionari ONU. E' una guerra di sopravvivenza imposta dai palestinesi (io non credo che siano innocenti considerando i festeggiamenti post 7 ottobre e le infrastrutture sotterrane realizzate). Come in tutte le guerre ci sono i morti, anche civili, come ci furono in Italia durante i bombardamenti angloamericani (oggi osannati alleati), e gli italiani furono moralmente responsabili della nascita del fascismo, come lo sono gli abitanti di gaza nell'aver sposato l'ideologia omicida di Hamas. E purtroppo, una guerra è una guerra e Netanyaho lo ha dichiarato fin dall'inizio, non si è illuso.
Sig.Riccardo Redaelli si è chiesto perché Hamas non rilascia gli ostaggi? Semplice, perché fino a quando dura il "presunto" massacro dei civili, loro possono alimentare l'insofferenza nell'occidente verso Israele, grazie agli utili idioti che in nome di un "ipocrita buonismo" possano fare pressione sugli ebrei in tutto il mondo. Rilasciando gli ostaggi Israele si fermerebbe, e questo non lo vogliono, come ha dichiarato il loro leader che ci vogliono i morti civili per la causa palestinese. Gli utili idioti che prestano il fianco a queste narrazioni sono coloro che fanno allungare la prigionia degli ostaggi. Siete i loro migliori alleati. State promuovendo l'antisionismo e l'odio contro gli ebrei.
Sig.Riccardo Redaelli lo sa che Hamas è un'organizzazione criminale? Gli israeliani non hanno ucciso il leader, ma lo hanno giustiziato (le parole giuste hanno un peso), come i comunisti hanno fatto con Mussolini. Lo sa che HAMAS ha nel programma, come l'Iran l'annientamento di Israele? Come si può fare la pace con un gruppo che non ti riconosce, che periodicamente ti aggrediscono, che predicano la morte degli ebrei e che vogliono la tregua solo per prendere fiato e ripartire.
L'aspetto positivo della vicenda è che la favola di due popoli e due stati è finita.
Purtroppo prendo atto che l'Avvenire ha una linea editoriale filopalestinese ignorano anche le suo origine cristiane e che Cristo non è palestinese, ma Giudeo.
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per oggi qui taccio.