lunedì 12 febbraio 2024

Il cavallo di Troia

We all know this story told in the Aeneid by Virgil, a wooden horse built by the Greeks to conquer the fortified city of Troy. After ten long years of inconclusive siege, the Greeks, implementing a plan devised by Ulysses, abandon the beach in front of Troy, leaving there an enormous wooden horse built by Epeus with the help of Athena, and hide on the nearby island of Tenedo, pretending to return to his homeland; However, inside the horse are some of Agamemnon's most valiant warriors, led by Ulysses himself. The Trojans, having witnessed the apparent retreat of the Greeks, are convinced that the war is really over: they are only divided over the fate to be reserved for the horse . While arguing that same night, the soldiers who had remained inside the horse for all that time cautiously come out of their hiding place and, taking the Teucrians by surprise who are celebrating the sudden and unexpected victory, manage to kill the sentries and open the doors of the fortress. fortified to their companions, warned in the meantime by Sinone and landed again on the coast, thus significantly facilitating the conquest of the city. This has always been a successful strategy when the enemy is disoriented and does not clearly analyze the context of a situation.

This strategy can also be used in ideological battles when you want to obtain a result that you cannot achieve head-on. An example is the fight that Islam promotes against Israel through terrorist groups. We are looking for "bridges", unaware actors, who, due to their desire to dominate the scene, for example in a political context of conflict, offer themselves, in spite of themselves, as TROJAN HORSES for a broader plan on the part of an enemy manipulator. Today this is what is happening in GAZA with the Israel - Hamas war. A terrorist organization, leveraging movements that fight for the protection of rights (LGBT, women, minorities, university students, social centers, etc.) and their desire to oppose a political party (the right), infiltrates the squares, cultural circles, in schools and universities, to support a non-existent cause such as genocide or the alleged Palestinian cause. In reality these movements give rise to Islamic movements and ideologies that deny all the values ​​for which they fight such as the rights of minorities. 

What is surprising is how the ideology, in this case of the left, clearly anti-Semitic/anti-Zionist, has the courage to deny its history by supporting in the media a fundamentally Nazi movement like HAMAS. And among the supporters we find university professors, journalists and influencers who, in the name of a misunderstood feel-good sense of peace, deny the evidence of Israel's right to eliminate HAMAS.


Tutti noi conosciamo questa storia narrata nell'Eneide da Virgilio, un Cavallo di legno costruito dai Greci per espugnare la citta foriticata di Troia.  Dopo dieci lunghi anni di assedio inconclusivo, i Greci, attuando un piano escogitato da Ulisse, abbandonano la spiaggia di fronte a Troia, lasciandovi un enorme cavallo di legno costruito da Epeo con l'aiuto di Atena, e si nascondono presso la vicina isola di Tenedo, fingendo di ritornare in patria; dentro al cavallo si celano però alcuni tra i più valorosi guerrieri di Agamennone, guidati da Ulisse stesso.I Troiani, avendo assistito all'apparente ritirata dei Greci, si convincono che la guerra sia realmente conclusa: si dividono soltanto sulla sorte da riservare al cavallo. Mentre discutono quella stessa notte i soldati rimasti per tutto quel tempo all'interno del cavallo escono cautamente dal loro nascondiglio e, cogliendo di sorpresa i Teucri che stanno festeggiando l'improvvisa ed inaspettata vittoria, riescono ad uccidere le sentinelle e aprire le porte della rocca fortificata ai loro compagni, avvertiti nel frattempo da Sinone e sbarcati nuovamente sulla costa, agevolando così decisamente la conquista della città. Questa è sempre stata una strategia vincnete quando il nemico è disorientato e non analizza con lucidità il contesto di una situazione.

Questa strategia è utilizzabile anche in battatglie ideologiche quando si vuole ottenere un risultato che frontalmente non si riesce a conseguire. Esempio la lotta che l'Islam tramite i gruppi terroristici promuove contro Israele. Si cercano dei "ponti", attori inconsapevoli, che per la loro voglia di dominare la scena, come ad esempio in un contesto politico di contrapposizione, si offrono, loro malgrado, come CAVALLI DI TROIA per un disegno più ampio da parte di un nemico manipolatore. Oggi è quello che sta accadendo a GAZA con la guerra Israele - Hamas. Un'organizzazione terroristica,facendo leva su movimenti che lottano per la tutela dei diritti (LGBT, Donne, Minoranze, studenti univesitari, centri sociali ecc)  e  sulla loro volontà di contrastare una parte politica (la destra), si infiltra nelle piazze, nei circoli culturali, nelle scuole e università, per sostenere una cusa inesistente come il genocidio o la presunta causa palestinese. In realtà questi movimenti offrono il fianco a movimenti ed ideologie islamiche che negono tutti i valori per cui essi combattono come i diritti delle minoranze.

Ciò che stupisce come l'ideologia, in questo caso di sinistra, chiaramente antisemita/antisionista, abbia il coraggio di negare la sua storia supportando mediaticamente un movimento fondamentalmente nazzista come HAMAS. E tra i supportertroviamo docenti universitari, giornalisti e influenser che in nome di un malinteso senso buonista della pace negano l'evidenza del diritto di israele ad eliminare HAMAS.  

 

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